La necessità.
La difficoltà che il tessuto imprenditoriale nazionale, costituito per il 90% da PMI, attualmente affronta riguarda una sempre maggiore necessità di competenze specifiche senza però poter investire ingenti somme per acquisirle.
L’origine di tale difficoltà risiede in un contesto competitivo sempre più agguerrito in particolar modo per la presenza di competitor a livello globale che minano profondamente la sopravvivenza delle aziende nostrane.
La soluzione.
Dalla nostra esperienza e dai dati provenienti da Confindustria abbiamo sempre più evidenza come nel passaggio generazionale all’interno delle imprese italiane siano carenti le skill adeguate che al momento della creazione dell’impresa non erano richieste.
Oggi si presenta un’opportunità importante che può sopperire a tale carenza da parte della classe imprenditoriale: il Temporary Manager. Tale figura, come rilevato da alcune survey condotte on-field, risulta essere un’ottima soluzione che consente all’azienda in stato di necessità di acquisire competenze specifiche con un esborso economico limitato ad un periodo ben preciso e con dei risultati attesi altrettanto prevedibili.
I vantaggi.
Qui di seguito indichiamo in dettaglio i vantaggi di cui le aziende possono immediatamente usufruire:
– Costi contenuti e fissi: la contrattualistica prevede una struttura dei costi fissa senza l’obbligo di esborsi che spesso derivano dalle forme contrattuali a tempo indeterminato cui sono abituate le risorse di tipo manageriale.
– Aumento del margine: attraverso la visione di un manager esterno con ampia esperienza su realtà anche di diverso genere offrono, l’azienda potrà beneficiare di soluzioni in grado di individuare aree di criticità. L’intervento da parte del Temporary manager in tali ambiti molte volte contribuisce ad un sensibile aumento delle marginalità grazie all’approccio pragmatico, open-minded ed orientato al risultato che lo contraddistingue.
– Time-to-market: l’introduzione di una risorsa di alto profilo permette di non incappare nelle lunghe tempistiche di attivazione di un progetto con a disposizione risorse dalla competenza limitata. Il Temporary Manager in qualità di problem solver sarà in grado fin da subito di operare in modo concreto senza provocare perdite di fatturato.
– Flessibilità: fin dall’inizio è possibile stabilire la durata del contratto anche in termini di numero giornate/mese. In questo modo l’azienda può pianificare un esborso prevedibile e/o modulabile in base all’esigenza.
– Operatività ed efficacia: il Temporary Manager, date le sue spiccate doti relazionali acquisite durante la copertura di ruoli di responsabilità, è in grado di inserirsi fin da subito nel contesto aziendale. Allo stesso tempo, non essendo coinvolto direttamente e da tempo nel modus operandi aziendale non ne subirà le influenze, anzi offrirà un punto di vista oggettivo e in grado di individuare le problematiche per poi risolvere in modo assolutamente efficace.
– Know-how transfer & Coaching: il Temporary Manager porta in azienda tutte le sue competenze in termini di conoscenza del mercato a livello internazionale. Inoltre è in grado di stabilire collaborazioni di diverso genere e in ambiti diversi data l’eterogeneità delle pregresse esperienze. Grazie a tale apporto l’organizzazione intera potrà giovare di un accrescimento culturale che inevitabilmente si verrà a concretizzare, contribuendo ad una crescita generalizzata sia del management sia dell’area operativa.
Le conclusioni
Grazie ad una figura come quella del Temporary Manager l’azienda potrà affrontare, dunque, le seguenti criticità:
– Mancanza di Know-how
– Mancanza di fondi per sostenere una figura manageriale
– Resistenza alla pressione dei competitor
E tutto ciò lo potrà affrontare garantendosi, attraverso tale particolare figura professionalizzata, i seguenti risultati:
– Basso investimento
– Risultati immediati
– Aumento dei margini
– Aumento delle competenze trasversali in azienda